La musa degli incubi di Laini Taylor

Scritto da AmanteDiLibri - 01 luglio
Buongiorno lettori!
Oggi vi parlerò di uno dei più bei libri che ho letto fino ad ora: Laini Taylor non delude mai!

Titolo originale: Muse of Nightmares
Serie: Strange the Dreamer #2
Genere: Fantasy
Target: Young Adult
Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2019
N°pagine: 523
Trama: La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall’implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli?
Ho adorato La chimera di Praga, ho amato Sogni di angeli e demoni, mi sono entusiasmata con Il sognatore. Laini Taylor è davvero una delle autrici che preferisco e anche questa volta non mi ha deluso.
A Pianto, la città il cui nome è stato mangiato dalla dea dell'oblio e costretta a vivere sotto l'enorme serafino di metallo blu dove per anni hanno vissuto gli dei, devono fare i conti con una realtà che li rispedisce nel terrore. Alcuni dei figli degli dei sono ancora vivi, li in cima alla fortezza, scampati allo stermino.
Sarai, la dea degli incubi e delle falene è caduta ed è morta su un cancello di Pianto. Mirya è l'unica speranza di salvare il suo fantasma e Lazto, cha ha appena appreso di essere lui stesso uno di quegli dei e l'unico tra loro di comandare il mersazio, il metallo blu, è disposto a qualunque cosa pur di salvare Sarai.
Ma ora che ha una carta con cui fare pressione Mirya vuole solo scendere a terra e distruggere Lo sterminatore degli Dei e tutta la sua gente.
In questo libro finalmente tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto e aprono un mondo di nuove possibilità e nuove storie che spero potremmo leggere prima o poi.
Laini Taylor non sbaglia un colpo, ogni parola è un'esplosione di colori ed emozioni e anche questa duologia conquista con storie, personaggi e luoghi unici che fanno desiderare vivere tra quelle pagine, alla ricerca di nuovi mondi, vecchi amici e avventure straordinarie.
Ho amato i riferimenti alla prima serie - che mi hanno messo una voglia immensa di rileggerla - e sono fiduciosa che vedremo altri mondi fino, forse, a quello natale dei serafini.


Gli scomparsi di Chiardiluna di Christelle Dabos

Scritto da AmanteDiLibri - 24 giugno
Buongiorno lettori,
riecco qui con una nuova recensione. In questo periodo sto leggendo un sacco di fantasy, il mio primo amore letterario, e sono più che mai soddisfatta. Cosa c'è di meglio quando la vita lavorativa va a rotoli per rimetterti in prospettiva e portarti via dalla realtà?

Titolo originale: Les Disparus du Clairdelune
Serie: La Passe-Miroir #2
Genere: Fantasy
Target: Adult
Editore: Edizioni e/o
Data di pubblicazione: 9 Gennaio 2019
N°pagine: 520
Trama: Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo.
Fidanzati d'Inverno era stata un'autentica sorpresa. Ammetto che non mi aspettavo ne di incappare in un fantasy francese ne in un fantasy così nuovo, e ricco di aspetti davvero unici.
Gli scomparsi di Chiardiluna ha confermato le sensazioni, le emozioni e le opinioni che mi ero fatta con il primo romanzo della seria.
Siamo su Polo e finalmente Ofelia viene presentata allo spirito familiare dell'Arca, Faruk. È ufficialmente la fidanzata dell'Intendente, Thorne e sebbene sotto la protezione dello spirito, la corte è piena di Miraggi che aspettano l'occasione giusta per rovinare lei e Thorne.
Alla base del contratto tra Thorne e Ofelia c'è lo scambio dei poteri familiari - la lettura della ragazza e gli artigli del fidanzato - e tutto sembra complicarsi tra l'arrivo della famiglia di Ofelia su Polo, la nomina a vicenarratrice e le misteriose scompare di quattro persone all'interno di Chiardiluna, l'ambasciata, il luogo più sicuro di tutta l'Arca.
Trovo che questi romanzi siano davvero eccezionali, ricchi di dettagli, trame, che si modificano con la stessa velocità con cui cambia il tempo a Città-cielo, che permettono di non annoiarsi mai durante la lettura né di prevedere con facilità la strada che prenderà la storia.
Ofelia, maldestra e infagottata nella sua sciarpa mi piace un sacco come personaggio e su alcuni aspetti un po' mi ci rivedo - anche se certamente a me manca una certa intraprendenza e amore per il pericolo che lei indubbiamente ha - mentre Thorne resta sempre un po' oscuro.
Non posso che consigliare la lettura di questi romanzi e sperare che il terzo volume arrivi quanto prima in Italia!

Regina dell'Aria e delle Tenebre di Cassandra Clare

Scritto da AmanteDiLibri - 17 giugno
Buongiorno lettori,
oggi vi propongo nuovamente un libro di una delle mie autrici preferite, Cassandra Clare, giunta nuovamente alla fine di una trilogia.

Titolo originale: Queen of Air and Darkness
Serie: The Dark Artifices #3
Genere: Urban Fantasy
Target: Young Adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 Febbraio 2019
N°pagine: 810
Trama: E se la dannazione fosse il prezzo da pagare per il vero amore?
Nella Sala del Consiglio l'aria è impregnata di un odore metallico di sangue. Qui, poco distante dal corpo esanime di Robert Lightwood, tra le braccia di Julian giace Livia Blackthorn, la pelle del colore del latte, anche lei ormai priva di vita.
Niente sarà più come prima dopo la carneficina che ha appena avuto luogo nella roccaforte degli Shadowhunters.
All'indomani della morte di Livvy e dell'Inquisitore, infatti, il Conclave è in fermento e sull'orlo della guerra civile.
Parte della famiglia Blackthorn, devastata per la perdita di Livvy, vola a Los Angeles, dove cercherà di scoprire l'origine di una malattia che sta provocando la progressiva distruzione della razza degli stregoni.
Nel frattempo, Julian ed Emma, ricattati dal nuovo Inquisitore, nel disperato tentativo di mantenere segreto il loro amore proibito partono per una pericolosa missione nella Terra delle Fate con l'obiettivo di recuperare il Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi potentissimi per riportare indietro i defunti. Quello che scopriranno, però, è un segreto che potrebbe annientare l'intero loro mondo e gettare così un'ombra scura sul loro futuro. Per questo, Emma e Julian saranno costretti a lanciarsi in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare se stessi e il mondo degli Shadowhunters prima che il potere mortale della maledizione parabatai distrugga quello che hanno di più caro.

Siamo nuovamente giunti alla fine dei una trilogia firmata Cassandra Clare. Tutto quello che poteva andare male è andato male ma alla fine i nostri eroi sono riusciti ad arrivare allo scontro finale e uscire più o meno tutti.
Dopo qualche settimana dalla lettura sono ancora qui che mi chiedo se sono rimasta soddisfatta o no da questa serie e da questo libro.
Il mio entusiasmo per la Clare si era lievemente placato con La città del fuoco celeste alcuni anni fa ma il primo volume di The Dark Artificies mi aveva fatto ricredere, Julian e Emma mi avevano coinvolto come i primi Jace e Clary.
Signora della Mezzanotte già mi aveva lasciato con un lieve dubbio e ora Regina dell'aria e delle tenebre lo ha accentuato.
Probabilmente questa sensazione è dovuta al fatto che mi sono affezionata meno a questi personaggi per varie ragioni e, anche quando le cose vanno male - e come sempre nei libri della Clare se qualcosa può andare storto probabilmente sarà così - il libro non è riuscito a suscitare in me il trasporto che speravo. Stesso discorso per gli episodi in cui tutto si risolve: mancava quel qualcosa capace di smuovermi totalmente.
A conti fatti, se posso dire che il romanzo è bello sento che avrei voluto qualcosa di più, per questo libro così come per le novelle che ancora una volta non mi convincono proprio a livello di storia.
Non mi resta che aspettare di Chain of Gold per vedere se tornare nella Londra di Will e Tessa, con la loro prole, mi riaccenderà l'entusiasmo oppure no.

La corte di rose e spine di Sarah J. Maas

Scritto da AmanteDiLibri - 10 giugno
Buongiorno lettori!
Per la serie ogni tanto ritornano eccomi di nuovo qui con una carrellata di recensione dei libri che ho letto negli ultimi mesi.
Il lavoro mi ha sommerso e la vita è un po' cambiata e, sebbene con quantità molto differenti (ahimè), i libri sono sempre parte della mia giornata quindi bando alle ciance e partiamo con uno dei libri che attendevo maggiormente di questo 2019.

Titolo originale: A Court of Thorns and Roses
Serie: A Court of Thorns and Roses n°1
Genere: Fantasy
Target: Adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 Marzo 2019
N°pagine: 472
Trama: "Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Per parecchi anni mi sono sentita dire "devi assolutamente leggere Acotar"; "La Maas è ancora meglio in questi libri"; "Sono stupendi". Ovviamente parlo della serie più adult di Sarah J. Maas - conosciuta in Italia per Il trono di Ghiaccio - il cui primo volume si intitola A Court of Thorns and Roses, Acotar per gli amici.
Sinceramente in quei momenti a me sarebbe bastato vedere conclusa, dopo due interruzioni, la serie del Trono in italiano. Con la nascita della collana Oscar Fantastica, la Mondadori non solo ci ha regalato il proseguo della prima serie ma anche l'arrivo della seconda, con l'uscita dei tre volumi che la compongono nell'arco di un anno.
Oscar Fantastica, ti amo.
E dopo questa dichiarazione entriamo un po' nella storia.
Protagonisti assoluti di questa nuova serie sono i Fae, il popolo fatato per eccellenza. Freyre è una diciannovenne, umana, con il peso della propria famiglia sulle spalle. Dopo la perdita di alcune navi che hanno mandato in rovina il padre è lei che si occupa delle sorelle e dello stesso genitore procacciando il cibo.
Ma il villaggio di Freyre è vicino ai confini con il Regno di Prythian, il regno delle fate, e tutto precipiterà quando ucciderà niente meno che un Fae.
Trascinata alla Corte della Primavera dal suo rapitore, Tamlin, il signore di quelle terre, prigioniera e allo stesso tempo ospite finirà invischiata in qualcosa di molto più oscuro e pericoloso.
Ammetto che in un primo momento il libro mi ha ricordato molto una "Bella e la Bestia" dove la bella è più battagliera della Belle Disney. Sa cacciare, non è intimidita dal suo ospite, costretto come ogni altro membro della sua corte a indossare perennemente una maschera da animale, e allo stesso tempo è gioiosa, piena di vita.
Mi sono affezionata velocemente a Freyre e agli altri personaggi, e il libro come mi avevano promesso mi è piaciuto molto.
L'unica nota dolente che mi sento di fare riguarda quella "trama" che fa presagire, in pieno stile Maas, che dopo tante peripezie la storia di Freyre e Tamlin non proseguirà e non sarà un per sempre felici e contenti.
Ora non vedo l'ora di leggere La corte di nebbia e furia che uscirà tra pochissimi giorni, tre mesi dopo La corte di rose e spine per scoprire se ho ragione riguardo il futuro dei due protagonisti oppure no.

Regina delle Ombre di Sarah J. Maas

Scritto da AmanteDiLibri - 04 marzo
Buongiorno lettori,
come procedono le vostre letture? Le mie a rilento ma non demordo e tornerò attiva. Intanto in questa giornata grigia - qui a Venezia - vi propongo la recensione di uno di quei libri che so già sarà tra i miei preferiti dell'anno.

Titolo originale: Queen of Shadows
Serie: Throne of Glass #4
Genere: Fantasy
Target: Young Adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 4 dicembre 2018
N°pagine: 747
Trama: Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.

C'è poco che posso dire, Sarah J. Maas si conferma ad ogni libro una delle mie autrici preferite. Iniziare uno dei suoi romanzi mi riempie sempre di felicità tanto più se sono passati tanti e tanti mesi da quello precedente.
Siamo giunti al quarto capitolo della serie Il trono di ghiaccio e le cose si sono decisamente evolute da quando Celaena Sardothien viene liberata da Endovier per diventare la paladina del re. Innanzi tutto abbiamo scoperto chi è veramente - Aelin, la regina di Terrasen - e il suo immenso potere.
Dopo essere stata alla corte di Maeve, essere stata a Wendlyn ed essersi rivelata deve tornare a Rithfold per distruggere la torre dell'orologio e liberare la magia.
Si può ben immaginare che non sarà semplice e al suo fianco oltre a Rowan ci sarà l'ex Capitano Choal, Aedion e inaspettatamente Lysandra che come non mai mi è piaciuta come personaggio.
Come siamo abituati non seguiamo solo la storia di Aelin, ma ci sono altri PoV che si alternano tra cui anche Dorian e Manon. Personaggi che shippo alla grande, li trovo troppo pucciosi insieme (lo so che sono una strega dai denti aguzzi e un principe soggiogato a un demone ma spero proprio sia una copia che si concretizzi XD)
In questo romanzo osserviamo come tutto inizi a girare per giungere a una conclusione che sono certa vedrà almeno una battaglia che coinvolgerà tutti i nostri protagonisti su fronti opposti. Chi vincerà? Di sicuro ci vorrà ancora qualche libro per scoprirlo. E a proposito di nuovi libri il seguito dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno - non vedo l'ora! - ma soprattutto tra pochi giorni uscirà La corte di rose e spine, il primo capitolo della serie A Court of Thorns and Roses che finalmente giunge in Italia e che sono stracuriosa di leggere.
Cinque stelline piene per questo romanzo!

Tempesta di Guerra di Victoria Averyard

Scritto da AmanteDiLibri - 04 febbraio
Buongiorno lettori e buon nuovo anno libroso un po' - tanto - in ritardo.
Ahimè la mia vita in questo 2019 resta incasinata, per ora, come nei mesi passati e la mia presenza qui latita un po'. Ma nei buoni proposito resta sempre quello di stressarvi ogni giorni con un post tra recensioni e prima o poi ci riuscirò.
Intanto ecco per voi la mia recensione dell'ultimo romanzo di Victoria Aveyard che chiude la storia iniziata con Regina Rossa.

Titolo originale: War Storm
Serie: Red Queen #4
Genere: Distopia
Target: Young Adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 13 Novembre 2018
N°pagine: 707
Trama: Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l'ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore - e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven.
Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l'ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l'ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto - e tutti - lungo la strada.
La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio?
Nel capitolo finale della straordinaria serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l'intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà...
Aspettavo parecchio questo romanzo. In vista dell'uscita nell'estate scorsa - poi posticipata - mi ero data a una rilettura dei romanzi precedenti e davvero non vedevo l'ora di leggere questo libro.
Ma, come da titolo, Tempesta di Guerra è pieno zeppo di battaglie e per me sono state davvero troppe. I libri di solo scontri non fanno più per me, se mai li ho apprezzati, e più di qualche volta mi sono ritrovata a saltare paragrafi - per poi pentirmene e tornare indietro - perché non ne potevo più.
Norda è divisa e sconvolta dalle battaglie: da un lato Maven con la sua regina lagunare, Iris; dall'altro i ribelli alleati con Monforte e il regno degli Squarci; ma anche lotte e intrighi interne, sia da un lato che dall'altro per andare a rovesciare le alleanze.
Tutti i personaggi mi sono sembrati altrettanto noiosi come le scene di guerra. A tutto il libro è mancato quel tocco in più che aveva caratterizzato i precedenti, che mi aveva fatto sottolineare interi passaggi e frasi capaci di farmi vibrare qualcosa dentro sia mentre leggevo che poi, riprendendole in mano magari dopo mesi dalla lettura.
Confidavo che il finale risollevasse le sorti del libro ma non sono stata fortunata e se possibile ho storto ancora più il naso. Un finale che posso capire ma che di certo non ho apprezzato, specie dopo un libro che si è trascinato senza nessuna scintilla sul piano della storia e delle emozioni che suscitava.
Mi capita davvero poche volte che mi trovi a corto di parole perchè non ce nulla da dire più di quello che ho scritto qui sopra ma questa volta è così.
Tre stelline stiracchiate solo grazie all'evoluzione del personaggio di Evangeline.