Il destino divide di Veronica Roth

Scritto da AmanteDiLibri - 06 settembre
Buongiorno lettori,
oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Veronica Roth, siete pronti?

Titolo originale: The Fates Divide
Serie: Carve The Mark n°2
Genere: Fantascienza
Target: Young Adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 26 Giugno 2018
N°pagine: 384
Trama: Il destino li ha fatti incontrare. Ora sta per dividerli. Non ci si può opporre al proprio fato. Sarebbe sciocco, oltre che inutile, perché non si può andare contro qualcosa di inevitabile. Lo sanno bene Akos Kereseth e Cyra Noavek, eppure, fin dal momento in cui è stato reso pubblico il loro, di fato, si trovano in bilico tra l'accettazione del proprio destino e il desiderio di tentare l'impossibile e cambiarlo. Akos non ha potuto fare a meno di innamorarsi perdutamente di Cyra, nonostante il suo fato preveda che lui morirà proprio al servizio della famiglia Noavek. E quando il padre di lei, Lazmet - un tiranno spietato e senz'anima che tutti avevano creduto morto -, torna alla ribalta reclamando per sé il trono degli shotet, il ragazzo si convince che la sua fine è ormai vicina. Nel momento in cui Lazmet innesca la tanto temuta guerra tra thuvhesiti e shotet, i due ragazzi sanno di non avere scelta, devono cercare di fermarlo in tutti i modi possibili. Anche se per Cyra questo potrebbe significare togliere la vita a suo padre, e per Akos perdere la propria. I due scopriranno quanto il fato che guida le loro vite possa sorprenderli in modi assolutamente inaspettati.
Devo essere sincera, rispetto a Carve the Mark questo secondo e ultimo romanzo della duologia firmata Veronica Roth mi ha coinvolto meno del primo.
Pur pieno di avvenimenti ben più della metà del libro mi ha trasmetto una sensazione di lentezza che più di qualche volta ha rischiato di farmi desistere dal proseguire le lettura.
Fortunatamente sul finale sono riuscita a farmi trascinare dalla storia e dalle vicende di Cyra e Akos facendo conquistare al libro una stellina e qualcosa.
Alla fine di Carve the mark avevamo lasciato i nostri protagonisti che scappavano dal loro pianeta dopo aver inscenato la morte di Ryzek, il fratello di Cyra. In Il destino divide ripartiamo proprio dalle nave con cui Cyra, Akos, Cisi e Isae e non solo hanno lasciato il mondo con destinazione Ogra, il piante che ospita i ribelli fuggiti dalla dittature di Ryzek.
Ma se Ryzek non è più il tiranno contro cui scagliarsi, dalla morte tornerà Lazmet Noevik anche più terribile del figlio come nemico.
Non nego che alcune soluzioni, scelte, e idee mi siano piaciute come la risoluzione del mistero perchè Cyra non riuscì ad aprire la serrattura a DNA del fratello in Carve The Mark ma altre molto meno come l'introduzione di un nuovo personaggio davvero fastidioso e insopportabile nella story line di Isae e Cisi.
Mi aspettavo di più da Il destino divide ma ho apprezzato la soluzione scelta per il finale, decisamente diverso da Allegiant. Quindi tre stelline e curiosità verso i nuovi progetti dell'autrice!

L'estate senza ritorno di Viveca Sten

Scritto da AmanteDiLibri - 03 settembre
Buon lunedì lettori,
quanti di voi sono in depressione come me per l'estate che si avvia alla fine? Non voglio affrontare l'inverno, sigh.
Per restare in tema di "estati" vi propongo la recensione dell'ultimo libro di Viveca Stern!

Titolo originale: I stundens hetta
Serie: Sandhamn #5
Genere: Giallo
Target: Adult
Editore: Marsilio
Data pubblicazione: 10 maggio 2018
N°pagine: 444
Trama: Weekend di solstizio a Sandhamn. In occasione della tradizionale festa di mezza estate, le barche a vela affollano il porto e i pontili sono presi d'assalto da gruppi di ragazzi che si riuniscono per celebrare il giorno più lungo dell'anno. Nella folla, nessuno sente la disperata richiesta di aiuto di una di loro, che finisce per accasciarsi sulla riva, priva di sensi. Anche Nora Linde si prepara a una serata di festa insieme a Jonas, con cui ha iniziato da poco una relazione che l'ha aiutata a gettarsi alle spalle un matrimonio infelice. Ma l'entusiasmo lascia il posto all'angoscia quando Wilma, la figlia quattordicenne di Jonas, scompare e sulla spiaggia viene trovato il corpo senza vita di un suo amico. Dalla centrale di Nacka a Stoccolma, l'ispettore Thomas Andreasson raggiunge l'isola dell'arcipelago per guidare le indagini e fare luce su una storia ingarbugliata in cui, in un mondo di adolescenti smarriti, ognuna delle persone coinvolte ha la propria versione dei fatti e la propria verità da difendere.
Rieccoci nell’arcipelago di Sandhamn.
È il solstizio d’estate e moltissimi giovani sono lì per festeggiare tra risate, grigliate, bevute e primi amori.
Sono giovani di buona famiglia che possono disporre delle imbarcazioni dei parenti per festeggiare l’inizio dell’estate in un lungo weekend senza alcun freno inibitorio.
Purtroppo alle prime luci dell’alba viene trovato, nascosto al limite tra bosco e spiaggia, il cadavere di un giovane.
Per le indagini anche questa volta sbarca nell’isola l’ispettore Thomas successivamente raggiunto dalla collega: a loro il compito di comprendere cosa è successo, cercando la verità tra la nebbia delle deposizioni dei giovani che avendo bevuto e fumato durante le ore precedenti spesso non sono in grado di ricostruire gli eventi della serata.
Parallelamente all’indagine per quello che si rivela essere un omicidio, a casa di Nora sale la tensione tra lei e Patrick, impaurito e scosso dalla scomparsa, per fortuna breve, della figlia.
Il weekend di festa iniziato sotto i migliori auspici, con Nora e Patrick finalmente insieme sotto lo stesso tetto, purtroppo porterà alla luce le prime difficoltà del loro rapporto.
Nell’indagine già molto confusa non mancherà di confondere ulteriormente le acque il depistaggio di un nuovo poliziotto.
Alla fine Thomas riuscirà a trovare il bandolo della matassa, prima che la cosa degenti ulteriormente.
La conclusione però evidenzia una forte critica alla società svedese, con la sua gioventù allo sbando, sballata e strafatta, priva di limitazioni e di esempi ma anche di vere attenzioni e un mondo adulto vuoto ed effimero, narcisista, che non assolve per nulla il suo ruolo di educatore.
E quel non ritorno del titolo a cosa si riferisce se non all’innocenza irrimediabilmente persa di quegli adolescenti, con la smania di considerarsi adulti, di fare esperienze, segnati per sempre da questa esperienza.
Il tutto descritto con un ritmo stretto e serrato, con i consueti panorami d’acqua e spiaggia, il sole di mezzanotte, le barche, il mare, ecc. ma pur tuttavia con un’estrema attenzione a descrivere con intensità personaggi reali.
Viveca Stern ancora una volta non delude, il romanzo si legge d’un fiato e si rimane in attesa della prossima uscita!