Terra Ignota. Le Figlie del Rito di Vanni Santoni HG

Scritto da AmanteDiLibri - 09 novembre


Serie: Terra Ignota, n°2
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2014
N°pagine: 381
Trama: Ailis, Figlia della Terra. Brigid, Figlia dell'Aria. Lorlei, Figlia dell'Acqua. Morigan, Figlia del Fuoco. Concepite dall'Imperatrice e dai Quattro Re sotto l'egida della Coppa e della Spada, date alla luce dalle schiave di palazzo, poco dopo la nascita sono state rapite da quattro traditori per sottrarle alla corruzione dell'ordine del Cerchio d'Acciaio, lo stesso che anni dopo avrebbe portato guerra e distruzione in tutte le Terre Occidentali. Ora le Figlie del Rito, cresciute ai margini dell'Impero ignorando la propria ascendenza divina, sono pronte ad appropriarsi dell'immenso potere che spetta loro di diritto. Ma in questo regno generato dal Sogno dell'Imperatrice c'è una forza oscura e altrettanto dirompente: la volontà e l'ambizione di Vevisa, sorella di latte e miglior amica di Ailis, trascinata alla Capitale al suo posto per uno scambio di persona. Tra queste cinque paladine una soltanto riuscirà a diventare la nuova Imperatrice, per effondere un altro straordinario Sogno, e con esso concepire un nuovo mondo. Ancora ignoto.
Nonostante il secondo - e conclusivo - capitolo della saga Terra Ignota non fosse in cima alla mia wishlist, ho deciso comunque di concedergli una seconda possibilità, e provare a immergermi nuovamente nell'universo creato dall'autore.
Purtroppo, il tentativo non è andato a buon fine. "Le figlie del Rito" non ha fatto cambiare la mia opinione, anzi. Probabilmente influenzata dall'idea che mi ero fatta sul precedente capitolo, non sono riuscita a vedere oltre gli errori, o quelli che io considero tali, che caratterizzano sia lo stile sia la trama del romanzo.
Alla fine de "il Risveglio", avevamo lasciato Ailis e le altre Figlie del Rito ad affrontare un periodo di allenamento. Ora le ragazze sono finalmente pronte ad assumere il ruolo al quale sono destinate. Ma oltre ad Ailis, Brigit, Lorlei e Moriga, c'è un'altra protagonista in questo libro: Vevisa, che si mostra qui molto diversa da come l'avevamo conosciuta nel primo romanzo. Curiosa e intelligente, ma anche molto determinata, Vevisa sa di poter aspirare ad un ruolo di primo piano ed è decisa a fare di tutto pur di ottenerlo.
Una nota positiva è l'importanza che ricopre la magia in questo libro. Man mano che le ragazze crescono e capacità magiche sempre più potenti, forze arcane e misteriose si risvegliano.
Sul fronte stilistico invece, il romanzo è di nuovo pieno di riferimenti letterari, che spesso mi sono sfuggiti, anche a causa della mia ignoranza. Ma i paragrafi eterni, alcuni di non meno di 240 parole (e potrebbero anche essercene di più lunghi… non sono stata lì a controllarli tutti) ammazzano la lettura. Troppo lunghi, sono un susseguirsi di azioni che non danno tregua al lettore, impedendogli di gustare a fondo la scena, di immaginarla. Potrebbe essere accettabile, se si trattasse di descrizioni, ma qui si ha l'impressione di stare guardando un film d'azione rapido e un po' sconclusionato, senza un attimo di respiro.
Quello che, dalle premesse, avrebbe potuto essere una serie di spicco nel panorama fantasy italiano, si è rivelato per me una delusione cocente.
Non mi sento quindi di consigliare questo romanzo agli amanti del fantasy, perché non sono davvero riuscita ad apprezzarlo.

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