If you like... #0

Scritto da AmanteDiLibri - 15 ottobre

Avete appena finito uno splendido libro e volete trovarne uno che che tratti la stessa tematica, in cui il protagonista ha certe caratteristiche, o perché no, la copertina abbia di un determinato colore? Allora questa è la rubrica che fa per voi! In questi appuntamenti cercherò di proporvi libri in base a un dato argomento, per farvi scoprire - spero - nuove letture che si avvicinino il più possibile a quello che cercate!
Le liste, e i post, non saranno completi quindi, se vedete che manca un libro o vi sembra che uno sia un intruso, non avete che da dirmelo!

***

Ditemi, cari lettori, come vi sembra questa idea? Utile o no? Siete curiosi di scoprire qualche nuovo libro?

Intanto posso dirvi che il primo appuntamento sarà verterà... sugli angeli! Quindi saremo principalmente in ambito Urban Fantasy - che mi è sembrato un bel genere con cui iniziare - mentre le prossime potrete sceglierle voi! Ovviamente queste liste saranno fatte nel limite delle mie conoscenze letterarie, quindi, ripeto, ogni aiuto da parte vostra per creare un vero "database" è essenziale!
Oltre a queste liste - in cui segnerò titolo, autore, serie se presente, targhet e trama - tenterò anche di fare dei post più specifici in base a un dato libro... Ad esempio: hai amato Il trono di spade quindi amerai xxx!
O almeno ci proverò!
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Prossimamente in libreria! #19

Scritto da AmanteDiLibri - 12 ottobre
Ed eccomi qui a presentarvi le uscite più urban che troveremo in libreria nei prossimi giorni... Ogni giorno ne scopro di nuovi, e non so come il mio portafoglio sopravviverà a questo mese!

Iniziamo subito con un altra attesissima serie che arriva in Italia grazie a Piemme Freeway! Ovviamente sto parlano di Legend di Marie Lu, un distopico che mi aveva attirato sin da quando l'ho avvistato su Goodread.

Titolo originale: Legend
Serie: Legend, n°1
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2013
N°pagine: 246
Trama: Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due e, tra la Repubblica e le Colonie, la guerra sembra destinata a non finire mai. June è una quindicenne prodigio, nata e cresciuta in una famiglia appartenente alle più alte sfere della
Repubblica. Ha un vero talento nel mettersi nei guai con i suoi superiori e le sue bravate al collegio militare sono spesso decisamente pericolose. Da quando i suoi genitori sono rimasti uccisi in un incidente stradale, l’unico su cui sa di poter sempre contare è il fratello maggiore Metias. Almeno fino al giorno in cui Metias viene assassinato in circostanze misteriose mentre è a guardia di un ospedale. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma proveniente dai più miseri bassifondi della Repubblica. Nonché il criminale più ricercato del paese. June ha un unico desiderio, vendicare la morte di suo fratello, ma il giorno in cui la sua strada e quella di Day si incroceranno per la prima volta, niente sarà più come prima…

Poi, Fanucci porta in libreria altre tre serie molto attese!

Titolo originale: Rogue Rider
Serie: Lords of Deliverance, n°4
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2013
N°pagine: 352
Trama: Sono qui. Cavalcano insieme. Possono fermare l’Apocalisse o lasciare che si scateni. Arriva il quarto, emozionante capitolo dei Cavalieri della Libertà. Le profezie, rimaste inascoltate, stanno per avverarsi. Jillian Cardiff si è rifugiata in un luogo isolato sulle Montagne Rocciose per dimenticare l’attacco del demone che l’aveva quasi uccisa. Ma la sua pace viene presto interrotta al ritrovamento di un affascinante sconosciuto, un uomo senza memoria che lei salva dal congelamento. Bello, dolce e protettivo, Reseph ricorda solo il suo nome e sembra proprio il tipo di cui ci si possa fidare. Reseph non ha idea del perché sia comparso nella vita di Jillian, sa solo che vuole restarci. Non sa ancora che ha portato con sé una scia di violenza, soprannaturale e feroce. Quando scoprirà di essere Pestilenza, il Cavaliere della devastazione, lui e Jillian dovranno affrontare la sfida più grande di tutte: sconfiggere gli orrori del passato per riscattare un futuro che entrambi profondamente desiderano.

Titolo orginale: Dragon Bound
Serie: Elder Races, n°1
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2013
N°pagine: 400
Trama: Mezza umana e mezza wyr, l’antica e potentissima razza dei draghi, Pia ha sempre cercato di nascondere a tutti le sue origini. Ma un giorno il suo ex fidanzato scopre la sua capacità innata di aprire qualsiasi serratura e la costringe a commettere un furto. Non si tratta di un furto qualsiasi: le chiede di derubare un drago multimiliardario. Pia riesce nella sua missione e ruba un penny dai suoi tesori, senza sapere che da quel momento in poi il suo sangue wyr tornerà a reclamare la sua parte. Prima ancora però, sarà il derubato a reclamare indietro la sua moneta, insieme alla ladra che ha osato sottrargliela. Lui è Dragos Cuelebre, nato insieme al sistema solare, predatore tra i predatori, il più temuto dei wyr. Ma quando riuscirà a catturare Pia, scoprirà segreti ed emozioni nuove, che lo uniranno a lei irreparabilmente, come una forza ancestrale. Insieme affronteranno la minaccia dei fae oscuri e le difficoltà della trasformazione che sta avvenendo in Pia, che ora è pronta ad accettare la sua natura wyr. Un’esplosiva miscela di magia e romanticismo tra le fortezze dell’Altra Terra e i grattacieli di New York, un mondo popolato di creature maestose e affascinanti, in cui sarà un piacere perdersi.

Titolo originale: The Immortal Rules
Serie: Blood of Eden, n°1
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2013
N°pagine: 480
Trama: In un mondo postapocalittico governato dai vampiri, gli umani sopravvissuti all’epidemia del Polmone Rosso hanno il destino segnato: arrendersi ai dominatori ed essere schedati e allevati in cambio del proprio sangue. Decidere di non sottoporsi alla registrazione significa mendicare ai margini della società, cercando di sfuggire ai continui attacchi di mutanti famelici originati dagli esperimenti per debellare il virus. È questa la realtà in cui Allison Sekemoto lotta per la sopravvivenza come una Non Registrata: i vampiri le hanno portato via la famiglia e tutti i suoi sogni e darebbe qualsiasi cosa per poterli sconfiggere. Ma il giorno in cui tocca a lei essere in pericolo di vita, è proprio un vampiro a darle una possibilità di scelta: morire come un’umana o diventare ciò che più odia per l’eternità. Allie sceglie di trasformarsi e non sarà facile difendere quel poco di umanità che le è rimasto. Soprattutto quando incontrerà qualcuno capace di vedere oltre il mostro che è diventata…

E per concludere I segreti di Coldtown di Holly Black... non vedo l'ora di leggerlo!

Titolo orginale: The Coldest Girl in Coldtown
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2013
N°pagine: 300
Trama: Da Coldtown non si può uscire vivi. Perché chi entra è già morto... Tana si risveglia la mattina dopo una festa in una vasca da bagno, con i postumi di una brutta sbronza. Ma una sorpresa ben peggiore la aspetta non appena apre la porta: durante la notte i suoi amici sono stati uccisi dai vampiri. Tutti tranne due ragazzi: Aidan, che è stato infettato ed è già condannato a trasformarsi, e Gavriel, un bellissimo vampiro in fuga dai suoi simili. Per loro non c'è più scampo, e nemmeno per Tana quando scopre che suo padre, credendola infetta, non la vuole più a casa. C'è solo un posto per loro: le Coldtown, comunità isolate fondate in diversi territori degli Stati Uniti per rispondere all'emergenza vampiri, che da qualche anno sono usciti allo scoperto e vagano liberi a caccia di prede umane. Tana è l'unica che può ancora salvarsi, ma se non uscirà entro ventiquattr'ore dal ghetto, vi rimarrà per sempre.

Voi cosa comprerete? Io probabilmente tutto!

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Prossimamente in libreria! #18

Scritto da AmanteDiLibri - 09 ottobre
Ottobre sembra essere il mese dei libri, tante solo le uscite italiane e non che aspetto con ansia! Quindi per voi oggi c'è una sfilza di uscite!

Partiamo con il secondo libro delle Sorelle Cahill, che arriverà in libreria il 15 ottobre! Amanti di storie di streghe e di magia, questo è il libro per voi!

Titolo originale: Star Cursed
Serie: The Cahill Witch Chronicles, n°2
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2013
N°pagine: 336
Trama: New England, fine Ottocento. Cate Cahill è sempre innamoratissima di Finn, il ragazzo che ha conosciuto frequentando la misteriosa libreria dove ha scoperto il Libro proibito con la profezia su di lei e sulle sue sorelle. Cate, Maura e Tess sono streghe, una di loro con i suoi poteri potrà cambiare il corso della Storia ma una di loro è destinata a morire prima della fine del secolo.
Cate, che ha promesso alla madre di vegliare sulle sorelle, vive la rivelazione della profezia come un incubo. Ne è ossessionata. Ama troppo le sue sorelle e cerca di frenare la loro autonomia. Finn la abbandona. Maura, che scopre di avere capacità soprannaturali inaspettate, decide di fare comunque di testa propria senza ascoltare gli ammonimenti della sorella. Nella famiglia Cahill si scatena una guerra, Cate per salvare tutti rischia di perdere l’amore della sua vita.

Poi invece tre magnifici fantasy su cui non vedo l'ora di mettere le mani. Il primo è l'attesissimo Tenebre e Ghiaccio di Leigh Bardugo, che con la traduzione si veste di una nuova cover che a me non dispiace troppo. Il secondo Il Principe perduto di Jennifer A. Nielsen, libro che spero da due anni e più che venga finalemente tradotto e che finalmente arriverà nelle nostre librerie tra poco! Di quest'ultimo avevo già fatto la recensione, se siete curiosi la trovate qui!
E per terzo, Seija. Il millennio di fuoco di Cecilia Randall!

Titolo originale: Shadow and Bone
Serie: The Grisha Trilogy, n°1
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2013
N°pagine: 288
Trama: La grande nazione di Ravka è divisa in due dalla Distesa delle Tenebre, un varco di oscurità impenetrabile popolata da mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un’orfana il cui unico conforto è l’amicizia del suo solo amico, Malyen detto Mal. Eppure, quando il suo reggimento viene attaccato dai mostri e Mal resta ferito, dentro di lei si risveglia un potere enorme, l’unico in grado di sconfiggere il grande buio. Immediatamente la ragazza viene arruolata dai Grisha, l’elite di maghi che, di fatto, manovrano anche lo zar, capeggiati dall’affascinante mago Oscuro. Ma niente alla sontuosa corte è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

Titolo orginale: The False Prince
Serie: The Ascendance Trilogy, n°1
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 23 ottobre 2013
N°pagine:
Trama: Tra false identità, la competizione per il trono (e per la vita), la promessa di risvolti romantici e l’ambientazione fantasy, un romanzo in cui prevalgono l’avventura, l’azione e i dialoghi, con personaggi perfettamente caratterizzati e un ritmo narrativo che trascina il lettore fino all’ultima pagina, senza perdere un colpo. Sage, scaltrissimo orfano di strada, viene reclutato insieme ad altri due ragazzi da Conner, un nobile che vuole formarli a immagine e somiglianza del principe Jaron, rapito dai pirati e presumibilmente morto da tempo. La famiglia reale è stata assassinata e, prima che qualche reggente possa avanzare la pretesa del trono, Conner è deciso a presentarsi a corte con un sosia del principe perduto. Ha solo due settimane per far diventare i tre ragazzi colti, educati e abili con la spada come un principe. Poi ne sceglierà uno. Gli altri due saranno solo scomodi testimoni.

Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2013
N° pagine: 420
Trama: Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre.
Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie.
I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera.
Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar.
Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende.
Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie.
Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino.
Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato da trascurare persino gli obiettivi militari, pur di catturarla?
Cosa è accaduto davvero tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, nel giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità?

Allora, cosa ne pensate di questa "sfornata"? Voi prederete qualcosa? Io sicuramente Il principe perduto e Tenebre e Ghiaccio... ne sento parlare così bene che non posso non prenderlo!
A domani, per le uscite più urban o dispotiche!

Spazio Italia #10

Scritto da AmanteDiLibri - 07 ottobre
Esiste modo migliore per iniziare la settimana se non con un buon libro? Io non credo!
Oggi, quindi, vi propongo un Dark Romance tutto italiano scritto a due mani da Chiara Bianca D’Oria e Marika Cavaletto.
Pronti a scoprirlo?

Serie: Lithium, n°1
Editore: narcissus.me
N°pagine: 467
Trama: Il Destino regola inevitabilmente le nostre vite, intrecciandole, sovrapponendole e poi strappandole senza pietà. Questa è la storia di Mya e Chrissie, due ragazze che lasciano l'Italia per studiare all'estero, due ragazze che scappano da un passato impossibile da dimenticare. Fuggono, si nascondono, ma il Destino le travolge ancora, rinchiudendole in una realtà da incubo, una realtà dove i mostri sono reali e non solo ricordi insistenti. Un Dark Fantasy che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante. Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.
Se siete curiosi, qui sotto troverete il prologo del romanzo e qui anche il primo capitolo!

Prologo

...So che non troverai mai queste pagine ingiallite dal tempo, contenenti le mie memorie, i ricordi di una vita che nulla ha significato se non dal giorno in cui Dio ti ha fatta apparire ai miei occhi; dal giorno in cui una profezia mi ha permesso di conoscere il significato e il valore del mio gesto. Ho finalmente trovato il coraggio di pensare liberamente a te, di ammettere questo mio sentimento e di sperare d'aiutarti ancora, ancora per un'ultima volta, nella battaglia più importante della tua vita.
La certezza di conservare questo tuo segreto fino alla fine mi da la forza di abbandonare questa vita, mi da la forza di abbandonarti, rendendoti libera di continuare il tuo viaggio...

25 Luglio 1357

... Per non dimenticare.
La storia della nostra razza è sempre stata un susseguirsi di battaglie e tradimenti, alleanze e decisioni, a volte sbagliate a volte giuste, un susseguirsi di morti dettate dal desiderio di supremazia che possiede l'uomo nel tentar di prevalere su altre genti e su altre specie. Tutto ebbe inizio nell'Antico Egitto, quando la virtù umana era ancora offuscata dalla venerazione di falsi Dei. Solo allora venne scoperta la presenza di un essere dannato, oscuro, un non-morto venuto dall'Inferno a punire il genere umano per la sua sete di potere. Ed è appunto di sete che si parla, una sete differente, una sete disumana...
L'origine di questo Male era ignota; troppo tempo era passato dalla sua comparsa e nessuno poteva, o forse voleva, ricordare. Gli uomini non sapevano riconoscere tale creatura, la nominarono vampiro: il demone capace di succhiare l'essenza vitale umana.
Al calar della notte, quando quelle bestie riprendevano a calpestare queste terre, nessuno era al sicuro, e per quanto gli uomini tentassero di resister loro, essi sembravano invincibili. Quando ormai si era persa la speranza, quando ormai la fine sembrava vicina, non un soldato, ma un semplice uomo dell'Antica Persia riuscì a trovare l'arma in grado di porre un freno a tale minaccia. Con un solo paletto di legno, egli riuscì, centrando il cuore, ad uccidere un esemplare di vampiro. In seguito a questo evento, nacquero diverse credenze: alcuni in Grecia sostenevano che tale elemento fosse legato a certe loro divinità; i Celti al contrario lo consideravano un simbolo di forza, impiegandolo nella costruzione delle loro armi; infine, secondo la mitologia nordica, il legno rappresentava l'Albero del Mondo e quindi l'essenza della vita. Questo era il motivo per il quale, se un non-morto veniva trafitto nel cuore, motore e centro nevralgico dell'umana esistenza, da un paletto di legno, questi moriva definitivamente.
Nonostante questa scoperta, gli umani erano comunque troppo deboli, i vampiri troppo numerosi, e la lotta rimase impari.
Quando fu chiaro che le sole forze umane non sarebbero state sufficienti, si decise di fare ricorso alla magia. I sovrani dei principali regni si rivolsero allora agli stregoni, chiesero loro di aiutarli a creare un superuomo che fosse capace di debellare una volta per tutte la minaccia sovrannaturale. Molti di loro si rifiutarono; tale richiesta comportava uno sconvolgimento naturale che non avrebbero potuto accettare. Era contro le leggi delle magia modificare radicalmente l'equilibrio della vita e della morte, ma ciò non impedì ad Uno di assumere tale incarico. Spinto dal desiderio di vendetta verso coloro che avevano sterminato la sua famiglia, egli decise di ignorare le possibili conseguenze che tutto questo poteva causare. Venne ideato un incantesimo, il quale avrebbe alterato definitivamente la natura umana, elevandola ad uno stato superiore, nel quale qualità come la velocità, la forza, la vista e tutti gli altri sensi sarebbero stati eguagliati a quelli del nemico. A tale scopo, tre diversi tipi di sangue dovevano entrare in contatto, legarsi l'uno all'altro in un vincolo indissolubile. Il primo sarebbe stato quello del nemico, un sangue dal colore bluastro che avrebbe conferito alla nuova specie l'immortalità di cui i vampiri erano dotati. Il secondo, il più importante, sarebbe stato quello di un animale che perfettamente avrebbe soddisfatto i requisiti necessari: il lupo. Da sempre considerato simbolo di forza, astuzia e detentore di potere nella mitologia, esso era sovente manifestazione di antiche divinità ed eroi, i quali individuavano in quell'animale la quintessenza della vita. Infine, l'ultimo sangue versato sarebbe stato quello di colui che nel superuomo si sarebbe trasformato. I primi tentativi vennero effettuati su uomini non ritenuti tali. Schiavi? Malati? Non si sa, ma una cosa è certa: da quel giorno non furono più gli stessi. Per far sì che quel legame restasse inviolato, lo stregone si munì di un calice d'argento nel quale i tre tipi di sangue sarebbero stati mescolati. La scelta del più splendente dei metalli venne giustificata dal fatto che quest'ultimo, oltre ad essere un ottimo catalizzatore di energia, era indissolubilmente legato all'influsso lunare. Ciò risultò essere fondamentale, poiché il potere di un solo uomo, per quanto formidabile, non era sufficiente a effettuare il rituale, il quale richiedeva inevitabilmente l'influenza dei fenomeni celesti.
In una notte di plenilunio una decina di schiavi venne prelavata dalle loro celle e portata nel luogo in cui
l'incantesimo sarebbe avvenuto. Lo stregone pronunciò il sortilegio, quando la Luna era ormai alta in cielo. Dopo aver preparato il contenuto del calice, egli obbligò quelle persone a bere da esso e mentre i fluidi s'intrecciavano all'interno dei loro corpi, le loro fattezze presero a mutare. L'arma perfetta era stata creata.
I nuovi guerrieri sembravano invincibili. La notte non li offuscava, la stanchezza non li fermava, il dolore nulla poteva contro di loro. Ma inaspettatamente la situazione precipitò. Un mese era passato dal sortilegio e la luna piena era tornata ad illuminare la volta celeste. Fu solo quando un raggio di Luna colpì i loro volti, che le conseguenze di quello squilibrio naturale si manifestarono. I loro corpi presero a tremare, mentre urla di dolore invadevano il silenzio della notte. Già da tempo, essi non potevano più essere chiamati umani, ma in quell'oscurità le loro mostruose sembianze lo confermarono. Il sangue di animale, che avevano ingerito, provocò in loro quella mutazione: si trasformarono in enormi lupi, la cui insaziabile fame distrusse ogni briciolo di umanità che a loro era rimasta. Quella notte distrussero sette villaggi, uccidendo, straziando e massacrando intere popolazioni.
La mattina seguente i loro corpi erano tornati alle fattezze umane e non custodivano più alcun ricordo dello scempio commesso. Tornarono confusi alle loro case e sconvolti scoprirono cosa le bestie al loro interno erano capaci di fare. Con orrore crescente, videro i corpi mutilati dei loro familiari e le loro vite distrutte. Provarono a recarsi dal loro regnante, sperando di trovare in lui un aiuto, ma al contrario vennero accolti da un esercito, il cui unico scopo era quello di ucciderli. In quel momento si sentirono traditi, abbandonati da coloro che li avevano creati e nella disperazione, nella rabbia combatterono con ferocia fino a che l'ultimo soldato non fu sconfitto. Subito dopo partirono, lasciando le terre natali e per secoli vissero fra di loro, nascosti dall'umanità, e presentandosi ad essa solo nelle notti in cui l'animale prendeva il sopravvento. Da allora le razze in lotta non furono più due, se ne aggiunse una terza forse più temibile delle altre in quanto era nata dall'unione di queste stesse.
All'arrivo del primo millennio, gli uomini ormai stanchi di guerre eterne fra loro e i 'diversi', fecero ciò che avrebbero dovuto fare molto tempo prima. Presero una decisione radicale per confinare questo male in un luogo isolato e abbandonato persino da Dio. Formarono un'alleanza, composta dai principali regnanti e migliori stregoni del tempo, che portava con sé l'ultima speranza. Si decise la costruzione di un Muro, un'invisibile barriera magica oltre la quale non vi era né spazio, né tempo, solo perdizione e peccato.
Si trattava di una semplice parete massiccia, alta poco più di due metri e lunga quanto bastava a rendere sicuro il villaggio, nel quale il tutto avrebbe avuto luogo. Il Muro venne eretto in pochi mesi, con l'accortezza di tralasciare uno spazio vuoto, nel quale inserire la pietra mancante che sarebbe servita a eseguire l'incantesimo. Fu la notte del 7 Luglio 1322, in cui con un atto di coraggio, valso la vita di molti valorosi guerrieri, si riuscì a catturare un esemplare di vampiro ed uno di licantropo. Essi rappresentavano il sacrificio necessario a costituire quella barriera. L'odio fra di loro, fra le loro specie, avrebbe difatti alimentato il sortilegio, relegando entrambe le razze al di là di quella costruzione, liberando una volta per tutte il genere umano.
Il vampiro catturato era un'affascinante ragazza, apparentemente giovane: ella venne rinchiusa nel santuario di una chiesa, costretta a rimanere a distanza ravvicinata dal crocifisso, uno dei pochi metodi conosciuti in grado di indebolirla.
Il secondo prigioniero era invece un giovane licantropo, il quale venne tratto con l'inganno e legato ad una gabbia di ferro, tramite catene d'argento. Questo metallo era il solo che riuscisse a stremare ed infine uccidere quelli della sua razza. Molte ipotesi vennero fatte a seguito di questa scoperta, la più probabile era che, avendo l'argento vincolato l'incantesimo che li aveva creati, esso era anche l'unico elemento capace distruggerli.
Lei aveva una bellezza non concessa a chi era vivo, i capelli corvini le scendevano sulla pelle diafana fino ai fianchi marmorei e le creavano una scura barriera dal mondo esterno che voleva condannarla per sempre all'oblio. Gli occhi, chiarissimi, erano di una limpidezza terrificante. Stava in piedi in quel luogo e non poteva fare nulla se non sentirsi impotente; una sensazione fastidiosa da sopportare e che io immagino non avesse mai provato. Così, con i pugni chiusi, rimase in silenzio fino a che non fu talmente debole da non riuscire più a reagire. Si arrese. Cadde a terra.
Mi venne un'innata voglia di correre ad abbracciarla, come si fa con una bambina indifesa. Mi aveva maledetto con quel suo viso dai lineamenti perfetti e quelle labbra da baciare, rosse come il sangue di cui si nutrivano; e il suo profumo... Ancora ricordo l'aroma che emanava ad ogni leggero sospiro, un misto di incenso e rose, una miscela potente ed eterna.
Lui, un giovane ragazzo leggermente abbronzato, mostrava i suoi muscoli infuriando contro la prigione e sbraitando contro Dio. Ma le catene in argento erano troppo, persino per la sua rabbia. I capelli castano scuro gli scendevano ricci fino al collo, gli occhi neri e sprezzanti riflettevano l'anima agitata e quasi impossibile da contenere. Mostrava con orgoglio una cicatrice sulla tempia destra, un taglio che irregolare scendeva fino alla guancia. Gli avevano insegnato sin da piccolo ad odiarci e il suo disprezzo, certo, non veniva nascosto, ma non importava... In fondo la fine di tutto sembrava davvero vicina.
Ormai ero inconsapevole anche di che ora fosse. Il mio compito era quello di sorvegliarla, di aspettare che stremata si arrendesse, non avrei mai pensato invece di rimanerne incantato. La fanciulla nel santuario mi aveva davvero stregato. La guardavo incessantemente da ore, protetto da una grata: lei, sdraiata sul pavimento in marmo dell'abbazia, respirava a fatica, solo in certi momenti, riapriva gli occhi e riusciva, anche se per poco, a ricambiare il mio sguardo.
Quando suonarono le campane, per avvisare dell'imminente esecuzione, fu come se mi fossi risvegliato
da un sogno, un sogno terribile, ma ipnotico. Mi avvicinai lentamente a lei, non per paura che mi
attaccasse, ma con la speranza di non svegliarla. Lei si fece cogliere come un fiore appassito che ha rinunciato a combattere per sempre. Così, con la testa e le braccia all'indietro, si lasciò trasportare, troppo debole per opporsi.
Per la prima volta, da quando mi ero avviato in questo lungo cammino, ebbi il timore di star sbagliando qualcosa, ebbi timore di farle del male. La sua innaturale fragilità per me rappresentava un pretesto per proteggerla. Non volevo che degli sconosciuti toccassero quel corpo così perfetto, ma allo stesso tempo sapevo che stavo chiedendo troppo.
Non mi era concesso un tale legame.
Ma allora perché non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei?
I capelli neri sciolti sembravano d'argento, colpiti dai raggi di Luna. La pelle bianca e marmorea si illuminò come il fuoco. Colei che avevo in braccio non era un'assassina, ma una stella. Il vestito di seta nero seguiva leggero e perfetto le sue dolci curve, lasciandole scoperta una parte della pelle lucente. Imbarazzato, per pudore, glielo risistemai. Il vento le era amico, con raffiche ed ululati cercava di farla rinvenire, di farla scappare. Ma fu tutto inutile. Sembrava essersi addormentata o infine davvero morta. Eppure la sua espressione era rilassata, in pace, una pace che doveva mancarle da tempo. Che stesse sognando? E se sì, che cosa poteva sognare un essere che viveva di morte?
Raggiunsi il luogo del sacrificio: era stato allestito uno spazio adiacente al Muro, nel quale due gabbie erano state posizionate. In una, il licantropo imprigionato, sbraitava senza tregua; l'altra, ancora vuota, era destinata a lei. L'abazia, in cui avevo passato le ultime ore, osservando la vampira, era situata a poche miglia dalla costruzione. Mentre camminavo, seguendo i due soldati del Re d'Inghilterra che ci erano venuti a prelevare, vidi la folla che si estendeva sino al limitare della foresta, ostacolando il nostro percorso. Altri soldati allora si apprestarono a liberare il passaggio, permettendoci di arrivare al centro di quel cerchio, che si era a fatica creato, formando una specie di arena, dove la calca di persone osservava eccitata l'imminente esecuzione del rituale.
Quando raggiungemmo il cuore dell'area e me la presero dalle braccia per posizionarla all'interno della gabbia, le cui sbarre erano state benedette con dell'acqua santa, mi venne un'innata rabbia. L'ira mi pulsava in petto come un veleno si sparge nel sangue. Mi ribellai.
Non volevo morisse, non l'avrei permesso o mi sarei vergognato di esistere. Cercai con tutte le forze di riprendermela, di stringerla di nuovo fra le mie braccia, di riavere il suo profumo, i suoi capelli, le sue labbra. Tutto inutile. In cinque mi serrarono, mi bloccarono. "È il male che ti sta possedendo, ribellati al demonio!" Fu ciò che mi dissero, ma come potevano ignorare quello che io vedevo in lei? Non riuscii a fermarli, e mentre calde lacrime mi rigavano il volto, l'incantesimo cominciò.

"Lungo la scala che porta all'inferno
canta e balla il male eterno
in quest'ora e in questa notte
finiranno le antiche lotte..."

Non volevo sentire quell'assurdità, era più forte di me. Ma mentre mi sforzavo di non ascoltare, qualcosa cambiò: lei si stava lentamente riprendendo. Non potrei spiegare nemmeno adesso la sorpresa che provai quando vidi i suoi bellissimi occhi incuriositi e sospettosi, le sue labbra contratte in una smorfia di rabbia, il suo corpo ancora debole ma in posizione di difesa.
Il mio sguardo cadeva inesorabilmente su di lei, ma purtroppo era arrivato il momento di accorgersi che non sarebbe mai stato ricambiato. Le sue attenzioni adesso erano rivolte verso colui che per tradizione le era nemico: il licantropo alla sua sinistra.

"Lungo la scia della chiara luna
segno di morte si fa la runa
e come il sole crea il futuro
noi creiamo questo sacro Muro..."

Con un nuovo sentimento, notai la sua presenza; ma in lui c'era qualcosa di diverso. I suoi occhi non erano iniettati di sangue, non erano quelli di un licantropo infuriato. Come lei, anche lui iniziava a provare una certa curiosità. Non ci potevo credere, erano attratti l'uno dall'altra. Il loro era un legame contro natura, rafforzato dal fatto di essere stati le vittime prescelte di tutto ciò, ma solo ora capisco che le emozioni che li tormentavano erano più che legittime.
Il mio compito era stato assolto, avevo condotto la vampira davanti al Muro, eppure mi sentivo insoddisfatto e soprattutto sempre più legato a lei. Avrei dovuto provare il naturale istinto di starle lontano, invece ero affascinato da quella meravigliosa creatura, tanto da provare quasi invidia per il giovane che le stava affianco. Volevo essere nella sua stessa condizione per poterla consolare.
Poi accadde l'impensabile: il licantropo, dapprima titubante, rivolto verso la vampira, disse: "Vedrai che la pagheranno per tutto quello che stanno facendo, presto o tardi ci vendicheremo e allora sarà una strage." Pronunciò queste parole, stringendo forte i pugni, e per qualche istante provai paura per quell'improvvisa sicurezza. La vampira non rispose, lo guardò semplicemente, poi chinò il capo e sul suo volto si dipinse un sorriso, un sorriso crudele e minaccioso.
Arrivò il momento decisivo: due sacerdoti si avviarono uno verso la gabbia della vampira, l'altro verso quella del licantropo. Fra di loro, uno stregone custodiva la pietra mancante del muro.

"Lungo la spinta del freddo vento
taglia affilata la lama d'argento
così come agita il mare mosso
si tinga la pietra di sangue rosso..."

A queste parole, il primo sacerdote procurò una ferita sul palmo della mano del ragazzo, sangue rosso bagnò la terra. Lo stregone si avvicinò e ne fece gocciolare un po' sulla pietra del muro.

"Lungo la via del nostro impegno trapassa il cuore il paletto di legno
cola il blu, formando il viola
sia la fine con questa parola."

Lo stesso venne fatto a lei, ora la pietra le era di fronte. Il sacerdote la costrinse a stringere il pugno sulla lama, lasciando che qualche goccia del suo sangue blu si sovrapponesse a quella rossa del licantropo. Le due macchie si unirono in un minaccioso color viola.
Il cielo blu scuro era rischiarato dalla luna pallida e incompleta. Le miriadi di stelle mi sono ora testimoni quando dico che ciò che si vide quella notte fatata non ricapiterà più. Sembrava un sogno o comunque solo fervida immaginazione. I ricordi ormai son vaghi e persi, ma l'incredibile visione che mi si presentò è impossibile da dimenticare. Lo stregone, dopo l'incantesimo, ripose delicatamente la pietra nel posto a cui era dedita e così il tutto ebbe inizio.
Il cielo cominciò a tuonare, una brezza gelida spirava fra le nostre ossa facendoci rabbrividire... Ed eccole arrivare. Da ogni lato del mondo, da ogni confine, da ogni terra lontana, come meteore sfrecciavano veloci nell'arcata celeste; un insieme d'incandescenti masse blu e rosse, tutte con un unico scopo: sorpassare il muro ed abbattersi al di là di questo, in una pianura che presto assunse l'aspetto dell'Inferno. I crateri ove cadevano queste luci si riempirono di fiamme e presto anche di urla.
I licantropi, infuriati, si lanciavano contro la costruzione, ma essa li rifiutava e come una barriera trasparente li respingeva a metri di distanza. I vampiri si alzavano in cielo saltando, ma così in alto che sembrava volassero, cercando di superare l'insuperabile. La barriera era indistruttibile.
Erano rimasti solo il giovane licantropo e la bella vampira. Nessuno sapeva perché, ma l'incantesimo li aveva risparmiati. Costretti ad uscire dalle gabbie, si videro circondati da un esercito di soldati. Lui ringhiava contro i dieci cavalieri che si erano avvicinati con spade alla mano e il cui intento era chiaro. I suoi occhi brillavano di una scintilla intensa, sfoderò gli artigli e si preparò all'attacco. All'inizio mi ero concentrato solo su lui e non avevo notato una cosa completamente inusuale. Egli tremava, aveva paura, ma non di ciò che avrebbero potuto fare a lui, si preoccupava per lei. Le si pose davanti, ma ovviamente ella si sapeva difendere da sola, in fondo era pur sempre un vampiro. Sorpassò il licantropo e, facendo spuntare i canini argentei, si avventò sul primo umano. La lotta fu dura e sanguinosa; erano forti, molto, ma non erano invincibili. Il numero dei cavalieri non cessava di aumentare e per la ragazza ed il giovane licantropo, ancora deboli, erano davvero troppi. Vennero accerchiati con le armi puntate addosso e la Morte al loro fianco. Per prima partì una freccia indirizzata al cuore della fanciulla; il licantropo, con uno scatto felino, le si pose davanti e venne colpito ad una spalla. Cadde in ginocchio e la ragazza si accasciò al suo fianco coprendogli il volto con i capelli scuri. Una spada arrivò spietata a concludere quell'istante proibito, ma non abbastanza veloce da porre fine alla questione.
Un uomo, con le lacrime agli occhi, aveva appena trafitto il cavaliere che si era lanciato all'attacco. Ansimando poi, si avvicinò ai due. Con la torcia che teneva in mano, appiccò un fuoco attorno a sé e agli esseri, l'erba secca divampò rapida, spaventando la gente ed i cavalli. Le urla della folla si levarono distraendo i combattenti e lasciando la possibilità al monaco di salvare a entrambi la vita, aiutando la vampira a trascinare il licantropo ferito al di là del Muro. Non avevano altra scelta, non potevano fuggire, non così deboli e con un intero esercito al loro inseguimento, quindi preferirono raggiungere i loro simili, preferirono fuggire in quel luogo ostile, certi che, almeno per quel momento, esso rappresentava l'unica via d'uscita. La barriera si aprì, come ansiosa di inghiottirne altri due. Attraversata questa, la vampira si voltò e, con un sorriso, ringraziò l'unico umano che avrebbe mai risparmiato...
E mentre quel sorriso splendeva nell'oscurità, una luce accecante avvolse la muraglia. Chiusi gli occhi e quando li riaprii davanti a me non vi era più né l'inferno né il dolce e tenue ringraziamento. Solo una distesa pianeggiante infinita.
Il loro mondo era stato sigillato e si credeva per l'eternità. Quando la folla e le fiamme si furono attenuate, tutti i cavalieri partirono all'assalto del traditore; ma non vi era nulla se non l'oscurità e il silenzio.
Il monaco era fuggito.
Io ero fuggito, consapevole di non poter più tornare, ma di aver fatto finalmente una cosa giusta e che soprattutto ritenevo giusta, e se questo mi sarebbe costato l'inferno, ci sarei andato con la speranza di rincontrarla.


Allora come vi sembra? Ci farete un pensierino?
Vi ricordo che il romanzo è disponibile sia in versione digitale che cartacea e potete tranquillamente trovarlo sui maggiori store online!


E infine un po' di link per voi:
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E la mail con cui contattare le due autrici!
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Intervista doppia Ade e Zeus - Take me into your Hell BlogTour

Scritto da AmanteDiLibri - 03 ottobre
Buongiorno lettori, oggi Liber Arcanus ospiterà due ospiti davvero speciali... Date il benvenuto al
Padre degli Dei, Zeus, e il Signore dell'Oltretomba, Ade!

AmanteDiLibri: Prego, prego, accomodatevi… desiderate qualcosa?

*Le due divinità prendono posto sulle rispettive poltrone. Dallo sguardo di Ade emerge un moto di soddisfazione alla vista del fratello seduto su una poltroncina tanto ridicola*

ADL: Su, su signori, non siate timidi, sedetevi e raccontateci in breve la vostra infanzia?

*All'udire la prima domanda della giornalista Zeus fa per rispondere, ma viene interrotto dal Signore dell'Oltretomba. *

Ade: - Fui ingurgitato da mio padre poco dopo la mia nascita. Nel suo ventre crebbi immerso nel buio e nella solitudine. L'oscurità divenne parte di me. Questo fu, fin quando il mio amatissimo fratello non decise che la sua vacanza presso l'isola di Creta era durata anche troppo e si decise a liberarmi da quella prigionia. -
Zeus: - Come al solito tu parli a sproposito fratello! A Creta io crebbi forte e in salute, dopo essere stato tratto in salvo da nostra madre... -
Ade: - Tua madre. - lo interruppe.
Zeus: - Salvando me ha riposto tutte le sue speranze nella mia infinita saggezza, sapeva che ti avrei tratto in salvo -
Ade: - Oppure non glie ne importava un bel niente degli altri suoi figli -
Zeus: - Non essere insolente Ade, nostra madre non merita un tale trattamento -
Ade: - Ed io meritavo di essere dato in pasto a Crono? Ha forse avuto qualche ripensamento quando mi ha deposto su quell'altare ancora in fasce? Non fare il moralista con me fratello. L'Inferno è il mio unico genitore. -

*Dopo un breve silenzio la giornalista prende la saggia decisione di passare alla domanda successiva.*

ADL: Come descrivereste la vostra vita al momento?

Zeus: - La mia vita? - proruppe. Gli occhi fissi sul pavimento della stanza, e dopo un sospiro si decide a rispondere - avrei voluto fosse diversa - aggiunge con voce calma tradendo un filo di tristezza.
Ade: - Ma dai, non farmi ridere - interviene - hai avuto tutto fin da subito. Mi hai relegato nell'Abisso dopo che io stesso ti procurai la Folgore con cui sconfiggere Crono. Donne, sfarzo, banchetti, non ti è mai mancato niente -
Zeus: - I privilegi materiali non alleviano un cuore turbato fratello -
Ade: - Non mi sembra tu fossi della stessa opinione quando li reclamasti tutti per te. Ad ogni modo, definirei la mia vita una battaglia continua che solo ora, con la vicinanza di Persefone, ha avuto fine. -

*Zeus scoppia a ridere.*

Zeus: - Non dire eresie stolto, l'hai costretta con l'inganno a dimorare insieme a te nell'oscurità. Lei era destinata ad altro, avrebbe meritato molto di più -

Ade: - Inganno? l'eretico sei tu fratellino. Hai letto Take me into your Hell? Persefone ha scelto di sua spontanea volontà di rimanere al mio fianco -
Zeus: - Quello è solo un romanzo redatto da due autori emergenti che si sono divertiti a sbattere sulla bocca di tutti i miei segreti -
Ade: - Gli Dei benedicano quegli autori allora -
Zeus: - Non sfidare la mia pazienza fratello, non è eterna -

*Ade si volta verso la giornalista indicando il fratello.*

Ade: - Incredibile, conosce il significato della parola pazienza. Lei lo avrebbe mai detto? -
Zeus: - Ora basta! - si alza e fa per andarsene.
Ade: - Cosa ti prende fratello, hai paura di quale possa essere la prossima domanda? -

*Il Dio del Cielo si volta irritato verso Ade trapassandogli l'anima con lo sguardo.*

Zeus: - Io non temo niente! -
Ade: - Allora prego, accomodati - si volta verso la giornalista mentre Zeus riprende il suo posto - prego, continui pure, tutto questo è molto divertente -

ADL: Cosa fate per vivere?

Zeus: - Il Dio del Cielo -
Ade: - Rovino i piani del Dio del Cielo -

ADL: Quali sono le cinque parole con cui vi descriveresti?

Zeus: - Saggio, onnipotente, giusto, intelligente, eterno -
Ade: - Quoto quanto detto da lui, ma aggiungerei anche bello -

ADL: Migliore e peggiore caratteristica fisica

*Zeus scoppia a ridere e levandosi l'armatura fa sfoggio dei propri addominali scolpiti.*

Zeus: - Peggiore? nessuna naturalmente! -

*Ade, seppur non vantando un fisico scolpito quanto quello del fratello, non sembra impressionato.*

Ade: - Uhm, trovo la mia mascella un po troppo pronunciata. Cioè, non quanto il mascellone equino del qui presente Mr. Olimpia 2013, ma indubbiamente è la parte di me che amo di meno. Deve trattarsi del patrimonio genetico ereditato da Crono.
Per quanto riguarda la parte di me che preferisco, se la mostrassi qui ora quest'intervista verrebbe rigirata a qualche forum a luci rosse gestito da Afrodite, quindi preferisco evitare -
Zeus: - Stai attento fratello, chi loda troppo la propria virilità finisce col muso per terra prima o poi -
Ade: - Dev'essere per questo che hai quella mascella, hai sbattuto il muso troppe volte -
Zeus: - Non osare ritenerti migliore di me anche da quel punto di vista! chiedi a mia moglie, alle Ninfe, alle mie figlie e alle Titanidi e Nereidi e tutte quante parleranno di quella parte del mio corpo con assoluta adorazione -
Ade: - Hai ragione, andrò a chiedere. Ma nel frattempo tu... - estrae un telefono cellulare dalla tasca degli eleganti pantaloni e glie lo lancia - ...fai una telefonata a Persefone e chiedile cosa ne pensa a proposito del suo primo "pasto" la notte dopo il suo rapimento, sono sicuro che per lei è stato indimenticabile. -

*All'udire quelle parole sfrontate il Dio del Cielo rimase immobile come una statua di pietra, facendo appello a tutta la calma che possedeva in corpo per non richiamare la Folgore in quell'istante stesso e incenerire seduta stante il fratello.*

ADL: Le cene di famiglia sono tranquille?

*Il primo a rispondere, questa volta, fu Ade.*

Ade: - Da qualche tempo a questa parte direi che non ci sono stati grossi problemi, se escludiamo i futili tentativi di mio fratello di annacquarmi l'ambrosia o trasformarla in acqua insapore ogni volta che mi accingo a dissetarmi a tavola -
Zeus: - Quante volte te l'ho già detto che non c'entro niente con quei dispetti. Senz'altro è opera di Dioniso, proprio non gli va giù che il vino sia stato bandito dall'Olimpo dopo che facendoci ubriacare tutti tentò di sottrarmi il trono -

ADL: U'ultima domanda prima di lasciarvi andare…*si accende una speranza nei loro occhi*Come stanno Era e Persefone? E come reagiranno quando tornerete a casa cosparsi di coriandoli a forma di cuore?

*La stanza si riempie di coriandoli a cuoricino e profumati. La vostra blogger spera di essere ancora viva quando le due divinità usciranno dalla stanza!
Zeus digrigna i denti dopo essersi alzato fulmineo dalla poltrona e scrutando Ade una domanda si fa largo nella sua mente. Una domanda a cui decide di dar voce. *

Zeus: - Come mai tu non hai coriandoli addosso? - chiede, notando il vestito perfettamente pulito del fratello.
Ade: - Bhè vedi fratello - proruppe alzandosi in piedi e dirigendosi nella sua direzione - io non sono realmente qui. In questo momento tua figlia si sta contorcendo sul mio letto da spasmi di piacere, non avrei mai potuto privarla della fame che ha di me - Si volta verso la giornalista - e con questo ho risposto alla sua domanda. Ci vedremo ancora, fate tutti tappa nel mio Regno presto o tardi, e mi ricorderò di essere indulgente. Non mi dimentico di chi mi concede il piacere di vedere mio fratello ridicolizzato in questo modo. A presto dolcezza.

*E così concludendo si incammina verso l'uscita della stanza, attraversando il corpo di Zeus da parte a parte e svanendo alla loro vista. *

Zeus: - Una proiezione astrale - mormora sorridendo tutto sommato soddisfatto. Il suo sguardo dapprima duro e freddo sembra essere ora più umano - non cambierai mai fratello mio - si volta verso la giornalista - mia moglie sta bene. Ha sofferto tanto in passato a causa mia, ma qualcuno mi ha insegnato il significato della parola redenzione. Nonostante egli non si sia mai redento. Quel qualcuno maschera il suo cuore sotto quantità industriali di cinismo e arroganza, concedendo il privilegio di guardare in esso solamente ad una persona. Sì, Persefone è la più fortunata di tutte le mie figlie -

*Così concludendo anche il Re dell'Olimpo si dilegua alla vista della giornalista tra tuoni e fulmini, lasciando al suo posto un regalo in segno di gratitudine per la sua disponibilità. Un biglietto recante la scritta "se i miei addominali ti hanno impressionata, questo è il mio indirizzo: Zeus Dio del Cielo, Monte Olimpo, Grecia".
Biglietto prontamente intascato dalla vostra blogger con molta nonchalance*

E con questo si conclude questa doppia intervista, spero vi siate divertiti! Vi rimando alla prossima tappa il 7 ottobre su La Fenice Book per l'intervista a Persefone. Non mancate!
E, ricordate, che per poter partecipare al giveaway dovete commentare tutte le tappe!
Alla prossima!
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Nuove copertine per Harry Potter

Scritto da AmanteDiLibri - 02 ottobre
Pochi minuti fa ho scoperto che, anche qui in Italia, sta per una nuova edizione della amata serie Harry Potter con le cover di Kazu Kibuishi in occasione dei quindici anni dalla prima pubblicazione!
Sempre in libreria per la Salani, i 7 libri all'interno avranno la nuova traduzione a cura di Stefano Bartezzaghi e si potranno acquistare dal 17 ottobre!
La Salani ci fa anche sapere che ci sarà anche un'altra sorpresa oltre alle nuove cover... chissà cosa sarà! Io sono curiosa... e terribilmente tentata di prendere questi nuovi libri solo per andare a sostituire le copertine alle vecchie!



Per ora vi riporto le copertine inglesi, ma man mano che verranno presentate quelle con il titolo italiano le sostituirò.

E questo invece è il cofanetto - sempre inglese - che raccoglie tutti i nuovi volumi! Ditemi che non lo vorreste?


Allora, cosa ne pensate?



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