L'assassino.La Vendetta di Robin Hobb

Scritto da AmanteDiLibri - 21 gennaio

Buongiorno lettori!
oggi il blog riapre dopo un periodo di frenetico lavoro (e non ahimè di ferie come speravo!)
Quanti di voi hanno letto la Vendetta di Robin Hobb?
Oggi vi propongo la mia opinione, voi mi raccomando datemi le vostre!

Titolo originale: Fool's Quest
Serie: The Fitz and The Fool Trilogy #2, Realms of the Elderlings #15
Genere: Fantasy
Target: Adult
Editore: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione: 29 Novembre 2016
N°pagine: 663
Trama: C'è stato un tempo in cui FitzChevalier e il Matto erano in grado di cambiare il mondo con le loro imprese e garantire la stabilità del Regno dei Lungavista. Quel tempo è finito da un pezzo. Da quando i due amici inseparabili hanno preso strade opposte e Fitz, lasciatosi alle spalle un passato da assassino, si è trasformato in un gentiluomo di campagna, un marito devoto e un padre amorevole. Un uomo che aveva giurato di non uccidere mai più. Finché, dopo anni di silenzio, il Matto ricompare nel Regno dei Sei Ducati. Ferito, sfigurato, irriconoscibile. È riuscito a sfuggire ai suoi aguzzini e ad affrontare un viaggio pieno di difficoltà e pericoli pur di raggiungere il suo amico di sempre e chiedergli un'unica cosa: vendetta. Tornare a uccidere per lui. Distratto dalle condizioni precarie del Matto, che richiedono le sue cure, e coinvolto suo malgrado negli intrighi di corte, Fitz abbassa la guardia. Ed è così, in un solo, orribile istante, che il suo piccolo mondo di pace è sconvolto per sempre: sua figlia, la sua amatissima bambina, viene rapita da predoni misteriosi che vogliono usarla come un'arma in loro pugno. Ma anche FitzChevalier ha qualche arma segreta da sfoderare. Un'antica magia scorre ancora nelle sue vene. E per quanto la sua destrezza di assassino possa essersi appannata negli anni, ci sono abilità che, una volta imparate, non si dimenticano tanto facilmente. Ora, amici e nemici stanno per scoprire che non c'è niente di più pericoloso di un uomo che non ha più nulla da perdere.

Ho impiegato non poco per riodinare i pensieri necessari per dare forma a questa recensione. Quando l'anno scorso ho ripreso in mano un romanzo di Robin Hobb (e nello specifico Il ritorno) avevo il terrore di non riuscire ad amarlo come le trilogie precedenti. Erano passati parecchi anni da quando avevo riletto le avventure di Fitz e la paura di rovinare in qualche modo i bei ricordi di quelle storie un po' mi aveva frenato.
Poi, poche pagine, e ogni timore è evaporato all'istante. Il ritorno non ha nulla da invidiare alle avventure giovanili di Fitz e leggerlo è stato un ritorno a casa. Per il secondo volume ero dunque piena di aspettativa ma si sa che spesso i secondi romanzi, i tasselli centrali di una trilogia non riescono egregiamente. Per fortuna, ancora una volta Robin Hobb dimostra la sua straordinaria abilità confermandosi una delle migliori autrici fantasy in circolazione e, a mio pare, in assoluto.
La storia riprende dove l'avevamo lasciata: Ape rapida di Servi e Fitz, ignaro delle sorti di sua figlia e della sua tenuta, a Castelcervo insieme al Matto, distrutto dentro e fuori per gli anni di prigionia. Da qui si sviluppa, risponde ad alcune domande gettando luce su alcuni avvenimento e infittendo le ombre su altri.
Il romanzo è un susseguissi di eventi, lotte, dolori, speranze, dove ritroviamo i personaggi così come li abbiamo conosciuti sempre. Fitz, sebbene deciso a non tornare l'assassino di un tempo, è Fitz e non Tom lo Striato e Umbra il tessitore di trame con cui lui è cresciuto e non solo il nuovo cortigiano e consigliere di Re Devoto sebbene la vita fuori dall'ombra l'abbia cambiato radicalmente.
Questo romanzo si legge tutto d'un fiato, desiderando disperatamente di avere tra le mani già Assassin's Fate per scoprire cosa accadrà. Ho amato La Vendetta, che mi ha fatto stringere il cuore e versare lacrime più di una volta dandomi allo stesso tempo la speranza di una risoluzione che non sia dolorosa.
Tra tutti i romanzi di Robin Hobb questo forse si rivela essere il migliore in assoluto e non posso che invitarvi a leggerlo più e più volte.


1 Commenti

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