Il libro nell'antichità

Scritto da AmanteDiLibri - 28 marzo

La sua storia passa necessariamente per quella della scrittura e quella dei supporti su cui si scriveva. Le prime forme di scrittura furono di tipo pittografico, per poi diventare scritture ideografiche dove il segno non rappresentava più solamente un oggetto, ma un concetto.
Nacquero così le scritture sillabiche, nelle quali ogni segno corrispondeva ad una sillaba e infine quelle alfabetiche, in cui ogni segno corrispondeva ad un suono. La prima scrittura ad abbandonare gli ideogrammi fu probabilmente quella fenicia, dalla quale derivarono l’alfabeto greco, così come quella cirillica o quella latina.

Nel mondo antico le materie scrittorie più usate furono il papiro e la pergamena: questi due materiali permettevano, infatti, una maggiore flessibilità rispetto alla pietra, alle tavolette d’argilla o di legno. 
Al papiro, ricavato dallo stelo della pianta omonima, veniva dato la forma del “volumen”, i fogli venivano arrotolatoli attorno un’asticella, mentre veniva utilizzato solitamente solamente un lato, disponendo la scrittura in colonne.

La pergamena, invece, veniva ottenuta mediate la conciatura di pelli di animali messe a macerate nella calce, poi raschiate e fatte seccare. Essendo possibile scrivere su entrambi i lati della pergamena ad essa veniva data la forma del codice, quella del nostro attuale libro. Tale forma facilitava la consultazione del libro, permettendo una maggiore estensione del testo, dispensando dall'avvolgimento e dallo svolgimento del rotolo, prestandosi, in oltre, alla decorazione e all'illustrazione. Il codice gradatamente sostituì il volumen papiraceo, mentre verso la fine del Medioevo la pergamena utilizzata venne sostituita dalla carta.
Quest’ultima si ritiene essere stata inventata dai cinesi nel II secolo a.C. ma solo VIII secolo d.C. fu introdotta in Europa dagli arabi, che ne avevano appreso i procedimenti di fabbricazione dai cinesi e li avevano perfezionati. Così dalla Spagna, dove nel XII secolo sorse la prima cartiera, l’uso della carta si diffuse nel resto del continente europeo.

I testi passarono così dai rotoli, ai codici di pergamena ai manoscritti cartacei che nell’Umanesimo conobbero un’eccezionale fioritura grazie la rinnovato interesse per i testi antichi e alla loro ricopiatura.

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